EVENTO 3 e 4 giugno 2021

FORTINO SANT’ANTONIO

CONVEGNO : LA BARI NUOVA

PERCORSI DI LEGALITA’ E DI CAMBIAMENTI A VENT’ANNI DALLA MORTE DI MICHELE FAZIO

Non dobbiamo dimenticare ciò che accade a Michele Fazio ragazzo innocente vittima di mafia il 12.7.2021 nella nostra amata Bari vecchia .

È fondamentale che la memoria rimanga sempre vivida per continuare a lottare tutti insieme contro tali crimini violenti e contro la mafia perche’ leggere i nomi e i cognomi delle vittime di mafia è sempre un modo per far in qualche modo “rivivere” gli occhi e il cuore di quegli uomini e quelle donne, e per non dimenticare l’esempio di chi ha combattuto e combatte tuutt’oggi le mafie a viso aperto e non cede alle minacce e ai ricatti .

Da quel terribile giorno la famiglia Fazio instancabilmente ha seminato germogli di legalita’ e valori tra i più giovani e ha contrastato la mafia locale con tutte le sue risorse sostenuta da istituzioni, associazioni e dalla cittadinanza.

Noi di Fermiconlemani prestiamo il nostro contributo diffondendo i messaggi della Famiglia Fazio e divulgando questo grande e speciale evento.

Saremo presenti e se vorrete ascoltare il nostro Presidente  l’ Avv. Tiziana Cecere Il nostro consigliere Fondatore Marco Magliozzi relazioneranno, venerdì 4 giugno nella sessione del pomeriggio, sull’evoluzione del linguaggio mafioso, com’e’ cambiata la comunicazione della mafia dall’omerta’ ai social,  tecniche di manipolazione mentale nell’addescamento e strumenti di prevenzione.

Le mafie hanno imparato ad utilizzare nuovi codici e nuovi linguaggi per mimetizzarsi nel nuovo villaggio digitale impostando anche il loro sistema sui nuovi modelli relazionali utilizzando in modo evoluto le nuove tecnologie anche come risorsa per controllare e gestire i loro flussi finanziari e per propaganda delle attivita’ criminose con sistemi criptati e del dark web.

Vi aspettiamo potreste seguire l’evento in streaming.

La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.’

Cit. Giovanni Falcone

Avv. Tiziana Immacolata Cecere

Pres. di Fermiconlemani, criminologa, esperta in crimini violenti ed interventi di progettualita’ sociale

Organizzazioni criminali: quale ruolo hanno le donne?

Lo scorso 5 marzo abbiamo organizzato un’iniziativa online dal titolo “La conferenza donne al potere: ruolo delle donne all’interno delle organizzazioni criminali”, con l’obiettivo di analizzare con addetti ai lavori lo stato dell’arte sulla condizione femminile in contesti criminosi.

Durante la conferenza sono intervenuti relatori di pregio: il Prof. Matteo Villanova, Dirett. Osservatorio Laboratorio Tutela Rispetto Emozionale Eta’ Evolutiva, Docente Universitario “ROMA 3” -Roma; la Prof.ssa Maria Antonella Pasculli, PhD Criminal law and Organized crime, Docente di criminologia Univ. “Aldo Moro”- Bari, socia A.D.G.I. Sez. Bari, l’Avv. Michele Laforgia, Avvocato penalista, Partner di Polis Avvocati S.T.A. Coop; il Dott. Francesco Mura Giornalista, Scrittore, Direttore trasmissione tv e rivista “Delitti e Misteri”; l’Avv. Guglielmo Starace, Presidente Camera Penale di Bari.

Il Presidente di fermiconlemani, Tiziana Cecere, ha introdotto e moderato la tavola rotonda: “Abbiamo avuto importantissima opportunità, quale di affiancare agli interventi dei professionisti, la emozionante testimonianza dell’On. Piera Aiello raccolta dalla Dott.ssa Ivana Ancona, psicologa clinica e della salute, socia di Fermiconlemani”.

L’On.le Piera Aiello nel 1985 aveva diciotto anni e fu costretta a sposare Nicola Atria, figlio del mafioso partannese Vito Atria. Vito Atria fu ucciso nove giorni dopo mentre il figlio Nicola Atria fu poi ucciso il 24 giugno 1991, in presenza sua e della figlia di tre anni. A seguito di quest’evento, Piera Aiello decise di denunciare i due assassini del marito e iniziò a collaborare con la polizia e la magistratura, unitamente alla cognata Rita Atria, con il giudice Paolo Borsellino. Da allora ha vissuto con un’altra identità, fino alle elezioni del 2018. Il Presidente di Fermiconlemani : “Il racconto dell’ esperienza personale di Piera Aiello, ha  proposto un momento di confronto per riflettere sul ruolo della donna nelle organizzazioni mafiose, tema di grande attualità e rilevanza, specie alla luce delle trasformazioni che si sono recentemente registrate nel “sistema di genere” all’interno della criminalitaàorganizzata“.

Gli studi dedicati al ruolo della donna nella mafia accompagnati da esempi di storie vere ci rivela come la condizione delle donne all’interno del sistema mafioso oscilli tra complicità, responsabilità e vittimizzazione intesa come subordinazione e sfruttamento. Fermiconlemani vuole offrire una nuova direzione da intraprendere con il progetto “IMPARA A DIRE NO” che ingloba attività teoriche e di sensibilizzazione ad attività pratiche di assistenza e recupero sociale rivolto alle donne che vogliono affrancarsi dai contesti mafiosi.

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