Strage di Altavilla, l’ombra del satanismo torna a tingere di nero la cronaca italiana.

La parola agli esperti…

Una setta di fanatici che hanno usato la religione per avallare il suo delirio omicida. Un gruppetto di invasati che, abusando del nome di Dio, praticavano esorcismi su coloro che ritenevano posseduti dal demonio, supplizi e torture, fino alla morte, per chi non soggiaceva al loro giudizio incrollabile. Intorno alla strage di Altavilla Milicia (Palermo) ruota un mondo di “soldati di Dio” (così si definivano) che trasforma la fede in ossessione, fino a uno svuotamento emotivo della realtà.

Il muratore Giovanni Barreca che ha ucciso la moglie Antonella Salamone, 40 anni (li avrebbe compiuti ieri) e due dei suoi tre figli, Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5, si è mosso seguendo il copione di un film horror con la regia di due “fratelli di fede”, una coppia, complice – a sentire i pm – nella strage e accusata di concorso in omicidio e occultamento di cadavere. I loro nomi sono Massimo Carandente, originario del Napoletano, e la compagna Sabrina Fina, palermitana.

Ufficialmente erano promoter di tisane e pasticche per la cura del corpo, in realtà entrambi ossessionati da un culto che governava in modo totalizzante le loro vite. Sarebbero stati loro a ispirare Barreca che avevano conosciuto durante un incontro di preghiera. Soprattutto Carandente avrebbe istigato e plagiato il padre-killer, convincendolo che i figli maschi e la moglie erano invasati: “Non trovi lavoro – dicevano al muratore disoccupato – perché loro sono posseduti dal demonio”. Al culmine del delirio, venerdì scorso, Barreca afferra una catena e strangola i due figli, risparmiando la primogenita di 17 anni. Una settimana prima, aveva ucciso la moglie Antonella, di 14 anni più giovane, facendola a pezzi, bruciandone il corpo e seppellendolo nella campagna dietro casa. Una strage messa in atto, probabilmente, con la complicità della coppia. Quando viene portato in caserma dai carabinieri, Barreca ripete ai militari: “C’era il demonio in casa”.

Sullo sfondo della tragedia emerge una quarta figura, quella di Roberto Amatulli, ex parrucchiere di Bari che si autoproclama “ministro di Cristo Gesù ripieno dello Spirito Santo” e diffonde in rete i video delle sue presunte guarigioni. Lo sciamano barese era diventato un faro di Barreca, a lui si ispirava nei suoi deliri, a quel santone che cianciava di miracoli, facendo proseliti in mezza Italia e con malati che interrompevano le cure credendo alle sue parole.

Fatti inquietanti che vogliamo cercare di comprendere in profondità con l’aiuto di due figure competenti: l’Avvocata Tiziana Cecere e il Prof. Pierfrancesco Impedovo, rispettivamente presidentessa e vice della nostra associazione. Avvocata Cecere, proprio un anno fa usciva il Suo saggio “Il diavolo che agisce sulle nostre vite”, edito da Calibano, un viaggio nell’inquietante mondo delle sette sataniche e del satanismo, fenomeni che molti autorevoli studiosi del settore considerano pressapoco estinti nel nostro paese, almeno dopo le note gesta delle “Bestie di Satana”; i fatti che ci occupano sembrano aver tutto d’un tratto riacceso i riflettori su questo mondo apparentemente sommerso, qual è la Sua opinione? “Come criminologa e sulla base degli approfondimenti svolti in occasione della stesura del mio saggio, ritengo che i culti settari e il satanismo siano tutt’altro che sopiti nel nostro paese, come in tutto il resto del mondo; tuttavia si tratta nella maggior parte dei casi di organizzazioni che agiscono nell’ombra e che molto raramente danno luogo ad episodi di cosiddetto “Satanismo criminoso”, ossia delitti commessi    nel contesto di un rituale satanico. Nel caso di Altavilla, la correlazione con il satanismo criminoso va valutata con estrema attenzione, tanto più che i gruppi pentecostali che frequentava il presunto autore della strage hanno un grande timore del diavolo. È assai più probabile che il presunto assassino abbia trovato nelle sue recenti frequentazioni, che fanno comunque pensare ad un contesto manipolatorio di matrice fanatica e pseudoreligiosa, argomenti per incanalare i propri disagi. Le persone fragili possono cadere facile preda di suggestioni del genere, come potrebbe essere avvenuto ad Altavilla”. Prof. Impedovo, è emersa al parola “fragilità”, che ruolo può aver avuto la suggestionabilità di Altavilla nell’azione delittuosa? “Nelle indagini è emersa un’altra figura, non di poco conto, quella di Roberto Amatulli, un predicatore evangelico pentecostale, sedicente guaritore che avrebbe ‘ispirato’ negli ultimi mesi le ossessioni di Barreca. Questo figuro, che si proclama ‘guaritore’, è uno dei tanti predicatori ‘auto nominati’; mi consta che facesse il parrucchiere prima di aver sentito la chiama del Signore e di aver ricevuto il ‘dono’ di produrre presunte guarigioni chiedendo offerte di vario tipo.  Certamente la fragilità di Barreca è la chiave di lettura di questo come di tutti i delitti agiti o subiti che hanno come causa originaria il ‘plagio’ di spiriti deboli che possano poi produrre comportamenti imprevedibili in conseguenza di certe suggestioni. Come giurista e criminologo mi onoro di aver curato la parte giuridica del saggio della presidentessa Cecere, laddove ho posto l’accento su come, dopo l’estromissione dal nostro ordinamento del reato di plagio avvenuta ad opera della Consulta nel 1981, ad oggi non vi sia una norma che tuteli le vittime di abusi psicologici. Episodi come questo testimoniano l’assoluta indifferibilità di una nuova ed aggiornata fattispecie normativa che combatta quella che è divenuta una vera e propria ‘piaga del nostro tempo’. Questa è la ragione per la quale con Fermiconlemani ci stiamo facendo promotori, a diversi livelli, di tavoli tecnici che possano ispirare e stimolare il legislatore a dare risposte concrete in tempi ragionevoli”. Avvocata Cecere, più nello specifico, qual è la sua ricetta per arginare i fenomeni di manipolazione mentale che abbiamo compreso essere alla base di episodi come quello di Altavilla? “Fermiconlemani promuove sul territorio nazionale non solo l’espandersi di una rete di professionisti per il supporto e l’aiuto nei confronti delle vittime di violenza (in ogni sua forma), ma sente fortemente intrinseca alla sua missione la necessità di operare nell’ambito della prevenzione a livello sociale di comportamenti e atteggiamenti volti a ledere il prossimo.  La prevenzione si fa anche attraverso la divulgazione di materiale di ricerca e studio che possa informare la collettività riguardo i rischi di inciampare in dinamiche di manipolazione psicologica, brain washing e via dicendo. Le vittime spesso si ritrovano a subire o, come in questo caso, a porre in essere condotte gravissime con esiti fatali o comunque tali da procurare danni psicologici, morali, biologici ed economici non indifferenti; il tutto senza adeguata tutela giuridica, stante il vuoto legislativo susseguente allabolizione del delitto di plagio. Il mio saggio Il diavolo che agisce sulle nostre vite”, vuole essere appunto uno strumento in più per mettere in guardia l’opinione pubblica dal pericolo invisibile delle sette e delle psicosette che, come ci dimostrano le cronache di questi giorni, miete sempre più vittime, soprattutto fra i più giovani, anche per la facilità con cui possono essere avvicinati nel mondo virtuale”.

La nostra “COMUNITÁ GENTILE” SI RACCONTA…

La nostra neo socia Tea Baldini Anastasio ci parla di sé…

Sono Tea, Artiterapeuta specializzata in Musicoterapia e con preparazione in discipline bionaturali. Dottoressa in musica, diplomata in Canto Lirico, da sempre appassionata e studiosa di tecnica vocale, musicoterapia e discipline olistiche. Ideatrice e sperimentatrice del metodo Meditar Cantando Tra.Vi.Vo.

Specializzata in Musicoterapia con Artedo (Miur) Scuola di Artiterapie di cui sono Formatrice e Direttrice della sede territoriale della provincia di Bari.

Musicoterapeuta certificata Cepas n.11 , iscrizione N S1/2019/MT/- del Registro degli Operatori Specializzati in Musicoterapia dell’Istituto di Arti Terapie e Scienze Creative.

Docente di Musicoterapia e Supervisore Tecnico del circuito Artedo Network.

Trainer Siaf Italia nei registri Artiterapia PU078T-AR,Operatore Olistico PU2929T-OP, Coach e Auditor.

Tecnico della Terapia Non Verbale Benenzoniana, Operatore del Benessere Translational Music Bio432Hz di Emiliano Toso.

Soul Coach, fornisco consulenze e sessioni in ambito Life e Business Coach.

Lavoro con gruppi e singoli con interventi basate su tecniche di arti terapie, mirati alla crescita personale consapevole e al riequilibrio energetico di base. Formatrice in ambito professionale e per Docenti.

Fornisco servizi di consulenze ad aziende per attività di benessere, team Building e attività di crescita personale e sviluppo delle intelligenze multiple.

Lavoro con bambini, ragazzi e adulti nello spettro autistico consentendo loro di trovare nuove modalità di comunicazione e miglioramento nelle relazioni familiari.

Gestisco e fornisco servizi tutoring e organizzazione laboratori di formazione in presenza per la sede territoriale Artedo della provincia di Bari denominata Artedo Bari.

Ho partecipato al Progetto regionale La Bellezza contro le Mafie, in collaborazione con l’associazione Pietra su Pietra realizzando l’Openart Academy per ragazzi delle scuole Falcone Borsellino di Bari.

Ho scelto di aderire all’associazione Fermiconlemani perché ritengo che le attività che svolgo e le attitudini che la vita mi ha aiutato a far emergere, possano essere di supporto a chi si trova in momenti di stallo, come sperimentato da me in prima persona.

Purtroppo ho vissuto in prima persone alcune forme di violenza, sono stata fortunata a non viverne di irreparabili, ma non tollero la violenza fisica o verbale, di qualsiasi natura e su chiunque.

Ho avuto modo di partecipare a diverse manifestazioni per alcune associazioni tra cui lo spettacolo evento organizzato per la Fidapa sezione di Bari «He for She, Relazioni Armoniche» spettacolo con tecniche di Musicoterapia e Generare Culture non Violente con la realizzazione di laboratori per la cittadinanza.

Trovo Fermiconlemani una realtà dinamica, concreta, gentile e soprattutto propositiva.

La vita è fatta di azioni, le storie si possono e si devono raccontare con belle parole, il tutto, tuttavia, deve scaturire da azioni concrete, autentiche e trasformative.

Nelle arti terapie, il termine terapia è inteso come trasformare, portare trasformazione nella vita delle persone è la mia Mission, spero di poter essere utile alla Causa, creare bellezza e dare sostegno a chi ha bisogno e voglia di concedersi una vita gentile e armonica.

www.teabaldinianastasio.it,

Violenze su anziani in una RSA di Manfredonia: l’essere umano è davvero capace di tali nefandezze?

Ce ne parla il Dott. Marco Magliozzi

Psicologo-psicoterapeuta, esperto in criminologia, PNL e EMDR

Socio fondatore di “Fermiconlemani”

Qualche giorno fa, in una RSA di Manfredonia in provincia di Foggia, quattro operatori socio-sanitari sono stati arrestati dalla Polizia con l’accusa di aver agito violenze fisiche e sessuali ai danni di alcuni anziani ospiti della struttura.

Ogniqualvolta leggiamo tali notizie, che vedono coinvolte persone innocenti e indifese, il nostro animo sobbalza e ci chiediamo come possano accadere tali tragedie.

Uno degli obiettivi dell’Associazione “Fermiconlemani” è quello di sensibilizzare i cittadini tutti sul tema della violenza, in ogni sua forma.

Questo articolo, nello specifico, non si pone come scopo quello di condannare o moralizzare sugli eventi accaduti (altri esperti si occuperanno, nel rispetto dei loro ruoli, di ottemperare a ciò), ma di fare un’analisi, il più possibile professionale e oggettiva, di tali dinamiche, così da offrire al lettore una visione dei fatti scientifica e scevra da condizionamenti.

Partiamo da una “semplice domanda”: l’essere umano è una creatura violenta per natura?

Antropologia, medicina, filosofia, psicologia, genetica, le scienze tutte, da secoli si domandano se l’essere umano possa racchiudere in sé istinti di violenza e aggressività.

Ahimè, la risposta è ormai certa: appartenendo alla classe animalia dei mammiferi prima che al genere homo sapiens, l’essere umano è capace, per sua natura, di agire violenza, di essere aggressivo, anche contro i propri simili e anche senza un “apparente” motivo. Considerando i numerosissimi casi di cronaca nera accaduti negli anni, non c’è più da meravigliarsi quando leggiamo o ascoltiamo notizie di tal genere.

Il meccanismo della sublimazione

L’essere umano, come detto, ha il naturale bisogno di esternare i propri istinti violenti e aggressivi. Grazie alla sua evoluzione, ha però imparato a gestirli e manifestarli in una maniera socialmente accettata, innocua e condivisa. Tale dinamica prende appunto il nome di sublimazione.

Alcuni esempi possono essere: l’attività sportiva, l’arte, l’impegno sociale o politico, la motivazione professionale e così via.

Talvolta, purtroppo, a causa delle eccessive frustrazioni e di alcune fragilità dell’Io, tali impulsi prendono il sopravvento e la persona non riesce a indirizzarli verso un qualcosa di opportuno.

Ecco che, ahimè, si manifestano violenze verso altre persone, molte volte del tutto innocenti e inconsapevoli di quello che sta accadendo.

La violenza è, molto spesso, conseguenza di un’infelicità interiore

Una persona equilibrata, mentalmente sana e appagata, gode del pieno funzionamento delle sue facoltà cognitive e dei propri meccanismi inconsci di difesa. È in grado, dunque, di gestire al meglio gli istinti primordiali (di cui sopra) e agire a favore del proprio bene e del bene comune.

La violenza agita (verbalmente o psicologicamente) è spesso conseguenza di un malessere interiore e di crepe strutturali nell’Io. Tali fragilità sono frutto di traumi, dell’educazione ricevuta, della cultura di appartenenza e del modo in cui l’individuo ha strutturato le proprie reazioni di difesa.

Violenze contro anziani: l’arma più grande è la prevenzione

Qualsiasi spiegazione psicologica non servirà mai per giustificare tali comportamenti violenti, nei confronti di persone innocenti e indifese. È giusto che gli autori di questi reati vengano sottoposti a processo e, se colpevoli, condannati secondo le leggi vigenti.

È giusto però permettere ai lettori di comprendere cosa spinga, inconsciamente, alcune persone a compiere tali atti deprecabili.

Gli operatori socio-sanitari, che si sono macchiati di queste violenze, molto probabilmente non godevano di una lucidità mentale, di un equilibrio sano tra conscio e istinti inconsci, di un sereno appagamento psico-emotivo (e sessuale), qualità indispensabili per poter essere a contatto con persone bisognose di cure e attenzione, come un anziano.

Il nostro monito, come Associazione, è quello di prevenire ogni genere di violenza e richiamare all’attenzione dei più questi accadimenti, con lo scopo di sensibilizzare e far sì che, per il futuro, ciò non debba più verificarsi.

Come? Assicurandosi della qualità, della formazione e dell’equilibrio psico-emotivo degli operatori socio-sanitari.

Bisogna dunque evitare, il più possibile, che questi operatori finiscano sotto stress, in burn-out o che vengano assegnati ruoli che richiedono empatia, amore per il prossimo e dedizione a persone non in grado di ottemperare tali qualità e magari a rischio crollo emotivo.

È necessario che gli operatori vengano valutati non solo da un punto di vista curriculare ma anche psicologico, che seguano degli specifici corsi di formazione e che vengano supportati psicologicamente da esperti esterni, così da monitorare costantemente il loro benessere.

Solo con la prevenzione è possibile far diminuire i casi di violenza.

L’AUTOSTIMA NEL MONDO SFAVILLANTE DI HOLLYWOOD E NELLA NOSTRA VITA DI TUTTI I GIORNI

Strategie di Coaching e PNL bioetica per  VIVERE UNA RELAZIONE SANA CON SÉ STESSI

NE PARLERANNO I PROFESSIONISTI DI FERMICONLEMANI IN DIRETTA FACEBOOK SULLA PAGINA DI FERMICONLEMANI IL GIORNO 25 LUGLIO ALLE ORE 19:30

Ci avete mai pensato se: nel mondo luccicante di Hollywood siano tutti davvero appagati, felici e carichi di autostima.

Certamente ogni comportamento o vicenda umana ivi comprese quelle delle star ,osservati con attenzione, possono far emergere messaggi importanti o lezioni di vita.

Il mondo delle star da copertine dei giornali gossip ci propongono feste lussuose e sorrisi a trenta denti salvo poi a distanza di qualche tempo vedere gli stessi vip sui giornali di cronaca coinvolti in terribili storie di violenza, o di abuso di alcool , droga o di estrema solitudine.

Allora siamo portati a pensare giudicando superficialmente che “il troppo stroppia”!!!!

1.In particolare siamo stati rapiti, di recente, dall’annosa storia di Johnny Depp e Amber Heard: coinvolti in un processo intrapreso da Amber Heard per provare le molestie e la violenza subite che invece si è concluso con uno stravolgimento delle sorti: l’assoluzione di Depp e la condanna per reato di diffamazione nei confronti della donna!!

Depp ha riferimento durante il processo, come hanno riportato i mass media, “di aver abusato sempre di se stesso e mai di altri”.

Sovente “abusare di se stessi”è il tallone di Achille non solo per Depp ma anche per Heard e Smith e per tutti gli esseri umani che dimenticano di rispettare innanzitutto loro stessi e di riflesso anche chi li circonda.

L’esperienza professionale e la tecnica giuridica-criminologica, ci insegnano, ad osservare le fasi processuali dall’esterno ma a non esprimere pareri tecnici se non siamo a conoscenza degli atti dei processi.
Eppure, questi due esseri umani che potremmo ipotizzare, abbiamo avuto di tutto di piu’ dalla vita, per vivere serenamente siano stati “intrappolati” in una storia infernale connotata da insulti, abusi di vario tipo, e utilizzo oltre soglia limite di alcool e non sappiamo se di altro.

2.Un altro colosso del mondo di Hollywood, dagli anni 90’ ad oggi, ci ha coinvolti con la sua simpatia e sensibilita’, Will Smith, ha scritto un’autobiografia intitolata “Will” pare puntando proprio sul fattore che il suo nome in inglese indica la parola “volonta’’”(gioca sul suo nome e la parola inglese `volontà`).

Il suo libro narra il rapporto conflittuale tra Will e il padre (alcolizzato e violento) e dei particolari sul senso di angoscia, infelicita’ e impotenza del piccolo Will vittima di violenza assistita che si sentiva incapace di aiutare sua madre.

Will in questo libro si espone parlando delle sue fragilita’,  della sua mania di perfezionismo, della sua incontentabilita’, e degli sbagli secondo lui commessi con i suoi figli e le donne importanti della sua vita.

Will pare abbia raggiunto, con la stesura di questo libro, uno stato di maturità, saggezza e pace e cio’ farebbe pensare a tutti che l’attore sia ad un punto di equilibrio e di autoanalisi di se stesso e delle sue aree di miglioramento eppure con grandissimo stupore l’abbiamo visto alla cerimonia degli Oscar perdere la ragione, per alcune parole scherzose, certamente  di cattivo gusto su sua moglie, ma che gli hanno impedito di mantenere il self -controll che ci saremmo aspettati da un uomo che si e’ rappresentato, nel suo libro, equilibrato e consapevole, facendogli compiere un gesto violento.

Quali argomenti su cui riflettere possiamo trarre da queste esperienze?

In primis, siamo orientati a pensare cio’ che, in un modo un po’ giudicante perche’ estasiati dalle vite scintillanti dei divi che la fama, il denaro e la notorieta’ non siano la felicita’ assoluta e che spesso cio’ che appare e’ solo la punta dell’iceberg.

Siamo tutti alla ricerca della felicita’ a volte per una vita intera, facendola dipendere da altre persone, o agganciandola alla materialita’ delle cose, invece la qualita’ della nostra vita’ e’ collegata al rapporto che abbiamo con noi stessi, a quanto ci amiamo, a quanto ci rispettiamo, a quanto ci diamo opportunita’ per evolvere e sviluppare la nostra interiorita’.

Carl Jung, sosteneva che la felicità non può essere raggiunta cercandola al di fuori del proprio spazio interiore poiche’ “Guardare fuori” e’ la caratteristica del sognatore, invece chi vive per davvero, è colui che si guarda dentro.

Partiamo da un principio universale, per raggiungere la consapevolezza delle nostre risorse, del loro utilizzo funzionale, e della creazione di una vita sana, bisogna sviluppare l’autostima, se quest’ultima e’ ai minimi livelli coinvolgera’ tutte le aree della nostra vita che funzioneranno allo stesso “minimo”.

Nel tempo delicato che stiamo affrontando fatichiamo ancora di piu’ a vivere in un contesto imprevedibile ed incerto perché amiamo la sicurezza e temiamo quello che non conosciamo.

Attualmente le ricerche scientifiche ci riportano che le persone sono stressate dal lavoro, dalla situazione economica, dallo studio e dalla salute, propria e delle persone care.

Dimentichiamo spesso che lo stress è la risposta del nostro corpo all’ adattamento ad una situazione, infatti quando percepiamo che le nostre capacità potrebbero essere messe a dura prova da una nuova sfida, allora l’organismo inizia a reagire.

Ciò ha una spiegazione : il rilascio costante di cortisolo mette il corpo in stato di continua allerta. Il rilascio di adrenalina causa lo stato di combatti e fuggi.

  • Come possiamo evitare di sabotare la nostra serenità e il nostro equilibrio? 

Una strada percorribile e’ quella di intraprendere un percorso di evoluzione personale con le tecniche di coaching PNL Bioetica per creare o alimentare  un rapporto equilibrato, sano e completo con noi stessi e piano piano vedremo i miglioramenti ed effetti benefici  nella nostra vita, riscoprendoci esseri capaci di poter raggiungere i nostri obiettivi personali e lavorativi.

Il rapporto con noi stessi e la conoscenza nostri bisogni e dei nostri valori ci consentono di individuare le scelte piu’ giuste che ci portanosoddisfazione e senso di realizzazione. 

Chi ha un’autostima scarsa vede sempre il bicchiere mezzo vuoto, si preoccupa delle conseguenze di ogni azione e spesso si paralizza pensando di non avere certezza del risultato positivo del  proprio agire, che per eccesso di prudenza puo’ diventare un blocco totale.

Un approccio utile alle situazioni di “stallo emotivo” e’ anche quello di praticare attività che contrastano gli ormoni della preoccupazione con quelli della felicità e dunque, avere un umore e un approccio più rilassato e imparare ad affrontare un problema per volta evitando il multitasking.

Per sopravvivere allo stress e condurre una vita più serena occorre raggiungere un equilibrio tra le aspettative e la capacità di raggiungere degli obiettivi.

Pensiamo di non essere supereroi invincibili eppure se riflettiamo sul sapere che abbiamo già passato altre tempeste potremmo immaginare di poterne affrontare anche delle altre. 

Lo stress più che una causa è la conseguenza di fattori che non si riescono a correggere perciò occorre porre in essere azioni concrete nella vita come se “sudassimo di più durante l’ addestramento per rafforzarci e sanguinare meno in guerra”. 

Tale assunto pare ci venga tramandato dai soldati spartani che dovevano avere ben chiaro nella mente quanto la fatica di addestramenti estenuanti si faceva sentire sul corpo e sullo spirito ma “Chi si addestrava in modo eccellente aveva meno probabilità di essere sconfitto successivamente sul campo di battaglia”

Allora invece di lamentarci, criticare, giudicare, discutere dovremmo assumerci la responsabilità di agire e solo così potremo raggiungeremo il LIVELLO DI ECCELLENZA, perche’ se non immaginiamo il nostro futuro, se non lo visualizziamo dinanzi a noi, se non ci concentriamo sulle giornate che viviamo, nel qui ed ora, quali vere unita’ di misura della vita,  sara’ impossibile realizzare cio’ che vogliamo.

Ogni azione, anche la più piccola, vale di più di mille parole e la nostra trasformazione parte della “azioni” per imparare ad “appartenere a noi stessi” e a nessun’altro senza farci desintonizzare dalle lunghezze d’onda delle nostre numerose risorse.

La crescita persona tramite il coaching e’ uno strumento speciale per poter fare emergere il meglio di noi.

Alcuni trasformeranno i loro desideri in realtà con l’applicazione di “buone pratiche” molti altri sogneranno a vita perche’ creare la propria consapevolezza e alimentare la propria interiorita’ e’ faticoso ma al contempo meraviglioso.

Guardiamoci dentro senza arroganza, senza affidare a fattori esterni, o ad altre persone la nostra felicita’,  e chiediamoci cosa vogliamo veramente per noi stessi e per la nostra vita.

   

Parleremo di questi argomenti e di Strategie di Coaching e PNL bioetica per  VIVERE UNA RELAZIONE SANA CON SÉ STESSI insieme alla scrivente,  al Dr. Marco Magliozzi , psicologo, psicoterapeuta, master in PNL bioetica, socio fondatore di Fermiconlemani, e al Prof. Pierfrancesco Impedovo, criminologo, giurista, socio di Fermiconlemani.

Durante l’incontro on line sara’ possibile contattarci per porci domande in diretta,  e ascoltare le applicazioni del mio metodo brevettato “Rinascere Danzando”.

La regola delle 3H: “Hollywood hates happiness”  ovvero Hollywood odia la felicità (Sylvester Stallone)

Criminologa

Coach e Conselour Bioetica

Master in PNL Bioetica

Esperta in

Crimini Violenti, Violenza on line e off line, Dinamiche Settarie, Satanismo

Ideatrice del Metodo “Rinascere Danzando” e del Progetto “Cassetta Help”

Consulente di parte per:

supporto in indagini difensive, ricostruzione criminodinamica degli eventi, preparazione interrogatori,

analisi della testimonianza, ricostruzione del fatto criminoso.

Presidente dell’A.P.S.-E.T.S. Fermiconlemani

SCOPRI DI COSA HANNO PARLATO I NOSTRI ESPERTI DURANTE LA DIRETTA DELL’8.6.2022

L’AMORE LIQUIDO :IL CONSUMISMO RELAZIONALE

É noto ai più che negli ultimi vent’anni, l’ambiente sociale si trova in uno stato liquido che lo separa nettamente dal suo precedente stadio solido, come Bauman ha cominciato a teorizzare già dal 2002.

La società solida è quella che resta tale per regole, usi e soprattutto imposizioni, quella liquida invece non conserva una sua forma, cambia nel breve termine ed in modo sostanziale.

Un tempo la società era costituita da persone prive della possibilità di poter cambiare il proprio status, perché ciò non era previsto dal ceto di appartenenza e sopratutto dalle concezioni sociali.

Oggi invece la parte giovane della società appare appunto liquida, un melting pot di individui diversi provenienti talvolta anche da diverse culture.

Ciò comporta una nuova modalità di interazione fra le persone: non esistono confini, si esce dagli schemi prestabiliti e dagli stereotipi costruiti dalle generazioni precedenti e lo scenario appare molto più complesso rispetto a prima, sopratutto per quanto riguarda lo spazio formativo, dato che ci si ritrova a confrontarsi con una moltitudine di modelli a volte contrastanti tra loro.

Il problema è che costruire una propria identià “solida” in una società “liquida”, risulta essere molto più complicato per l’assenza di schemi di riferimento.

Non è un caso che Bauman affermi che “L’incertezza nelle azioni caratterizza l’uomo post-moderno e sopratutto il suo modo di agire di fronte a situazioni di rischio e pericolo. Proprio per questo spesso l’incertezza si protrae oltre la fase adolescenziale invadendo l’età adulta”.

  • Ciò perché I giovani vivono una sfida aperta e quotidiana con il mondo.
  • Fluttuano in un ambiente immerso nella competizione e nell’esigenza di essere notati, di possedere gli oggetti giusti che determinino il loro status, più di quanto si facesse in passato allorquando la classe sociale era predeterminata dalla famiglia di appartenenza.

E in questa sorta di magma globalizzato, i giovanissimi sono attratti da qualsiasi realtà che permetta loro di accorciare non soltanto le distanze spaziali, ma anche quelle relazionali in modo particolare quelle relative alla selezione di partner sessuali.

Basti pensare alle chat che hanno il potere di accorciare i tempi e permettono di arrivare velocemente all’obiettivo desiderato.

Dunque la prima conclusione è che la modernità liquida ha modificato il nostro modo di percepire il tempo e lo spazio.

E se da un lato il web ci ha permesso di accorciare le distanze; dall’altro ha creato dei veri e propri cataloghi umani, con delle conseguenze a volte tragiche.

Siamo la società dei like, dei “sempre connessi”, quanti più like si riescono a ottenere, tanto più agli occhi della collettività virtuale si è considerati di successo e spesso partner appetibili.

Si è instillata la sindrome dell’illusione in vetrina, che consisterebbe nel fatto che sul web si abbia l’illusione, appunto, di essere persone uniche.

Bauman a questo proposito sostiene che il web è entrato nel nostro mondo con la promessa di creare un ambiente ideale, democratico, quando invece in realtà ci avrebbe aiutato ad arrivare all’odierna crisi della democrazia e all’aggravamento delle conflittualità e delle divisioni ideologiche.

Il web è stato accolto come chance per una seconda vita che noi abbiamo trasformato in un mondo di cyberbullismo

diffamazione.

Ha illuso gli individui di poter raggiungere facilmente la notorietà, nonostante le probabilità di raggiungerla siano pari a quelle di una vincita di un jackpot.

La verità è un’altra…

Viviamo in un mondo mordi e fuggi, dove ogni evento della nostra vita è di breve durata, dai nostri accessori al nostro posto di lavoro e perfino l’amore e ai sentimenti.

E per i figli di questa società sembra difficile riuscire a conciliare la velocità e la fugacità dei nostri ritmi alla costruzione di un’affettività duratura.

Infatti i nativi liquidi si sono trasformati in professionisti della flessibilità sessuale, individui liberi di andare non avendo vincoli di intimità emotiva.

Bauman è categorico nell’affermare che l’essere umano è nato poligamo e ci si dovrebbe interrogare se l’amore liquido possa essere considerato un ritorno alle origini della sessualità umana.

Vorrei condividere con tutti voi alcune conclusioni sociologiche molto aderenti al dibattito di questa sera che provengono da un saggio assai poco conosciuto: “Nati liquidi” è l’opera sulla quale Bauman stava lavorando al momento della sua morte. Non un libro come gli altri, ma un dialogo con Thomas Leoncini che ha esattamente sessant’anni meno di lui e che fa parte delle generazioni dei nati liquidi, appunto, che il sociologo ha teorizzato per primo e della quale si è occupato per tutta la vita.


Bauman e Leoncini, in queste pagine, dialogano sugli aspetti più caratterizzanti degli anni ai quali appartiene il giovane interlocutore.

E la cosa interessante è che, lungo il percorso si scopre che la modifica del corpo, i tatuaggi, la chirurgia estetica, la barba, le dinamiche dell’aggressività, il web, le trasformazioni amorose sono fenomeni attuali che affondano le proprie radici in un passato che non è poi così diverso e nemmeno così passato.

Il tatuaggio, ad esempio, è un indicatore di inalienabilità del diritto all’auto affermazione.

Il che ha a che fare, spiega Bauman, con il concetto di comunità e identità che non sono affatto la stessa cosa, anzi.

“La prima, la comunità, è coercitiva, in quanto determina preventivamente il claster sociale dell’individuo, l’altra si presume sia ‘liberamente scelta’.”

Ecco spiegato il fenomeno della moda, dei tatuaggi.

Fenomeno giudicato ancora anticonformista e non completamente accettato nella nostra società, ma che rimanda alle abitudini tribali dell’Africa dove è l’assenza dei tatuaggi a decretare l’esclusione del singolo dal resto del gruppo.

Un altro meccanismo di auto affermazione e di accettazione di sé, attenzionato nel libro, è la chirurgia estetica.

Migliorare il proprio aspetto significa semplicemente avvicinarlo il più possibile ai parametri della moda dominante.

A questo proposito Bauman osserva che La cultura contemporanea della società dei consumatori è governata dal precetto ‘se puoi farlo, devi farlo’.

L’economia consumista prospera grazie al magico stratagemma del convertire la possibilità in obbligo o, per dirla in termini economisti, l’offerta in domanda”.

Poi c’è un altro tema di confronto, forse il più interessante, riguarda le trasformazioni dell’aggressività con particolare attenzione al fenomeno del bullismo.

Ancora una volta il riferimento è a un tema antropologico molto antico, i riti di passaggio. Le tre fasi nelle quali essi si articolano, separazione, marginalità e aggregazione sono gli stessi attraverso i quali si possono leggere i fenomeni di bullismo visti dal punto di vista della vittima.

Se è vero che in chiave antropologica i riti di passaggio hanno una funzione imprescindibile che scandisce i passaggi della crescita biologica e sociale, è altrettanto vero che il bullismo non ha e non può avere questa funzione.

In questa logica, l’unica lettura possibile di un fenomeno come questo è “il ritorno della violenza nella risoluzione dei conflitti, a scapito del dialogo finalizzato alla reciproca comprensione e alla rinegoziazione del modus co-vivendi”.

Secondo Bauman il web ha un ruolo importante in tutto questo, ma non come causa, bensì come condizione agevolante. 

Infatti è pacifico che il bullismo e la violenza in genere, esistono da sempre e da sempre sono manifestazione di un disagio esistenziale per chi li pratica e di emarginazione per chi ne è vittima.

Ciò che preoccupa realmente il grande sociologo è la banalizzazione del male, operazione che porta con sé una progressiva insensibilità nei confronti del male stesso e di tutte le sue manifestazioni.

Fare il male non richiede più motivazioni, soprattutto in una società in cui il pluralismo sembra alleggerire la responsabilità individuale in nome di un agire collettivo.

Non manca un’ampia digressione sul grande tema della trasformazione profonda che la liquidità ha prodotto sulla sfera sessuale e amorosa.

Il web rappresenta il non luogo e il non tempo per eccellenza.

È la dimensione che ci permette di essere contemporaneamente ovunque e in connessione con chiunque.

La relazione si costruisce prima online e solo in un secondo momento e neanche sempre, si concretizza in un incontro offline.

Dice Bauman “WhatsApp, Telegram, Messenger hanno questa grande funzione: accorciano i nostri tempi, ci fanno arrivare con molta più rapidità al target desiderato, sono processi istantanei che sanciscono come mai prima d’ora la fine delle distanza spaziali, determinando come unica sottile barricata la staccionata temporale.”

I social, in questa chiave, costituiscono il vero grande inganno del nostro tempo.

La selezione delle amicizie e delle interazioni che facciamo sui social costituisce, se così si può dire, ‘la fabbrica del consenso’.

Interagiamo solo con chi ci apprezza e condivide le nostre idee, mentre eliminiamo chi non esalta la nostra individualità e non alimenta la nostra autostima.

La relazione sul web a ben guardare è tra singoli, tra individualità che coesistono con altre individualità.

I social, hanno spazzato via le categorie del pensiero democratico, per far posto ad un’organizzazione della nostra sfera personale basata su principi che ricordano piuttosto il totalitarismo.

Bauman scrive “Online, a differenza di quanto accade offline, sono io ad avere il controllo: io sono il padrone, io comando. Forse non ho la stoffa del direttore d’orchestra, ma decido io che musica si suona.”

Gli uomini del ventunesimo secolo appartengono dunque ‘a due mondi’ e, come mostra la maggior parte delle ricerche sociologiche, la scelta di internet non è tanto in base all’opportunità di accesso, quanto a quella di uscita.

Dove uscita significa la possibilità di creare la propria zona di confort che accoglie tutto ciò che ci fa sentire bene, mentre esclude tutto ciò che ci irrita, ci stressa o ci fa sentire a disagio.
Il web, quindi, come amplificatore della modernità liquida nella quale siamo immersi. Nel bene e nel male.

Concludo con l’ultima (purtroppo) grande lezione che Bauman, ci ha lasciato…

“Nella modernità liquida tutte è cambiato. Ognuno di noi, sul palcoscenico della contemporaneità, è consapevole dell’impotenza degli strumenti che possiede. Siamo attori del grande teatro del mondo, ma quando i riflettori sono tutti per noi, l’agnosia ideativa ci colpisce come un pugno.

Prof. Pierfrancesco Impedovo, giurista, criminologo, socio di Fermiconlemani

CENA SOCIALE 3 GIUGNO 2022

COSA DICONO DI FERMICONLEMANI I NOSTRI SOCI

C’è un un’atmosfera speciale fra noi, e ciò grazie ad un ingrediente magico che ci tiene uniti di cui la nostra Presidentessa è, nel contempo, portatrice sana e copiosa dispensatrice: l’entusiasmo.

  • Che bella parola “entusiasmo”, dal greco en – thèos: avere il Dio dentro; quel “daimon”, voce dell’anima che ci mette in contatto con i nostri valori essenziali e ci guida verso la piena realizzazione di noi stessi.
  • Ed è evidente che gentilezza, amore verso il prossimo e spirito di servizio è ciò che accomuna tutti noi.
  • Stare in un team come il nostro significa fare esperienza del “dono”, donare una parte di se al prossimo e alla comunità.

E la nostra inestimabile Presidentessa, come ogni grande leader, aiuta ciascuno di noi a farsi “dono”, valorizzando le migliori potenzialità ed energie di cui disponiamo. E’ ciò che ritorna a noi di questa osmosi, di questo flusso di energie positive, è un dono altrettanto grande: il “dono” di vivere questa avventura meravigliosa, umana e professionale che, sicuramente, ci cambierà per sempre.

Grazie alla nostra Presidentessa ma soprattutto cara amica Titty, e grazie a tutti NOI per essere ciò che siamo: una squadra meravigliosa, fatta di persone meravigliose che fa cose meravigliose.

Ad maiora semper!

Prof. Pierfrancesco Impedovo, giurista, criminologo, socio di Fermiconlemani

L’AMORE LIQUIDO

IL CONSUMISMO RELAZIONALE

Amiamo le cose e Usiamo le persone

Webinar 8 giugno ore 20:00 in diretta sulla pagina facebook di Fermiconlemani

Ai tempi moderni dell’accelerazione sociale e del “tanto e troppo”, dello sperpero, del “mordi e fuggi”, ci immergiamo nella dimensione dell’amore liquido sempre piu’ fluttuante collegato alla dinamica del consumismo relazionale mutuato dal consumismo dei beni di consumo.

Sempre piu’ spesso guardiamo le persone con un ottica utilitaristica.

  • Vi cito un pensiero di Zygmunt Bauman, “se l’uomo senza qualità è il perfetto ritratto dell’uomo moderno, l’uomo senza legami è l’individuo plasmato dalla «modernità liquida», termine con cui l’autore indica quel periodo che dagli anni ’60 che numerosi altri studiosi hanno identificato come “postmodernità, tarda modernità, capitalismo maturo, modernità riflessiva ecc.”  (Quattro lezioni su Amore liquido. Sulla fragilita’ dei legami affettivi.
  •  [Liquid Love. On the Frailty of Human Bonds, Cambridge-Oxford, 2003], trad. it., Bari-Roma, Laterza, 2003.)

Partiamo dal riferimento dell’eroe di questo libro di Bauman che nella Prefazione, lo incarna come «l’uomo senza legami» quale soggetto alla ricerca di una identità, senza che nessuna delle qualità acquisite abbia una garanzia di durata.

Il protagonista del saggio di Bauman è l’uomo della modernità liquida, cioè di quella fase dell’età contemporanea che si caratterizza per lo stato mutevole e instabile di ogni sua forma organizzativa 

Questa reazione dell’essere umano puo’ essere vista come un demone che sovente ci impedisce di vivere i rapporti in modo autentico, empatico e costruttivo.

Siamo disponibili a condividere il tempo con gli altri fin tanto che le cose vanno bene, ci soddisfano o ci servono e, in qualche modo, ci nutrono.

Noi di Fermiconlemani ci siamo chiesti se “bruciare le tappe” anche sessuali quale modus sempre piu’ diffuso di vivere le relazioni anche tra i giovanissimi possa nascondere fragilita’ e paure.

Se riflettiamo notiamo quanto gli esseri umani siano sempre piu’ attratti dalla spasmodica ricerca di oggetti all’ultima moda, pensando di raggiungere una sensazione di appagamento con l’acquisto dell’oggetto del desiderio, cestinando invece cio’ che gia’ si ha e che magari non funziona al posto di ripararlo.

Tali consuetudini si sono traslate nella sfera relazionale e affettiva portandoci ad essere pervasi dal desiderio di sostituire le persone facilmente come le cose, senza andare a fondo nelle conoscenze, senza cercare un unione di anima e di cuore, cosi’ per nutrirci di cio’ che ci appaga, usiamo la persona che incontriamo a volte anche solo sessualmente e poi passiamo con un fare chirurgico alla successiva senza preoccuparci dello stato emotivo della persona che stiamo surclassando!!!!

Questa dinamica di “consumismo” e’ messa in pratica non solo nelle relazioni amorose ma anche in quelle amicali e potrebbe farci perdere occasioni importanti di evoluzione personale o impedirci di coltivare rapporti con talune persone che ci potrebbero arricchire l’animo e il cuore.

IN CHE MODO POSSIAMO PREVENIRE QUESTI METODI RELAZIONALI CHE POSSONO DIVENTARE DISFUNZIONALI E TOSSICI PER I SOGGETTI COINVOLTI?

Il primo focus per gli operatori di Fermiconlemani sono le attivita’ di coinvolgimento dei piu’ giovani nella semina di VALORI POSITIVI, della cultura della gentilezza, del rispetto per la lealta’ e per le regole.

Sono determinanti per consolidare una crescita sana delle nuove generazioni per stimolare il benessere interiore i percorsi che, da diversi anni, il team di Fermiconlemani propone nelle scuole, orientati all’educazione affettiva, emotiva e sessuale, oltre che  in ogni ambito della societa’ civile ove sia possibile confrontarsi con i giovani adulti, ma anche con i piu’ piccoli, al fine di interagire con loro, soprattutto ascoltando le loro esperienze, facendo emergere le loro fragilita’ per poi conferire delle linee guida con il coaching e con la comunicazione empatica ed efficace per supportarli e rinforzarli nell’autostima e nel consolidamento della loro identita’.

Prevenire l’immaturita’ affettiva e le relazioni malsane che possono assumere dimensioni tossiche talvolta anche collegate alla love addiction e romantic love possono aiutarci a prevenire insidiosi meccanismi di “violenza invisibile” che con le nuove frontiere della manipolazione mentale divengono sempre piu’ frequenti con i fenomeni di ghosting, zombieing, orbiting, breadcrumbing, benching, submarining, stashing.

Tali relazioni possono annientare lo stato emotivo e destrutturare chi le patisce, fino a procurare in casi gravissimi l’autolesionismo o il suicidio, cosi’ come possono diventare incipit di violenza fisica e riscatto da parte di chi si sente umiliato e usato.

A cio’ si aggiunga che l’innovazione di intrattenere le relazioni on line apre nuovi scenari nella comunicazione che come per il consumismo relazione possono rappresentare un’ulteriore peggioramento che ci porta verso la depersonalizzazione, deresponsabilizzazione e il disimpegno che si prestano alla costruzione di piu’ storie parallele.

In fondo se ci pensiamo anche il sesso che nell’evoluzione sociale e culturale dagli anni 68 in poi assumeva una connotazione di liberta’ e di autodeterminazione oggi e’ diventato probabilmente nella facilita’ relazionale uno strumento di omologazione di massa.

Consumiamo i rapporti alla velocita’ della luce e in particolare, il periodo di restrizioni che abbiamo dovuto affrontare, a causa del Covid da l’impressione che siamo piu’ accellerati di prima quasi come volessimo  “divorare la vita”.

Tale spaccato ci fa pensare che viviamo in una sorta di ondata goliardia collettiva che ci fa sostituire “la quantità con la qualità” abbiamo probabilmente sostituito la passione con la compulsione, abbiamo sostituito la sacralita’ dell’intimita’ sessuale con la “prestazione”.

  • Parleremo di tali argomenti con il team di Fermiconlemani in collaborazione con l’Associazione Crescere Insieme di Casamassima, durante la conferenza on line sulla pagina facebook di Fermiconlemani dal titolo “L’AMORE LIQUIDO” forniremo linee guida, strumenti e progetti per facilitare l’empatia, la fiducia e l’equilibrio nelle relazioni tra le coppie e tra gli amici in una prospettiva di evoluzione e di crescita personale condivisa con gli spettatori nell’ottica di prevenzione della violenza psicologica e fisica.

“il valore di una persona risiede in cio’ che e’ capace di dare e non in cio’ che e’ capace di prendere” (Albert Einstein)

Criminologa

Esperta in

Crimini Violenti, Violenza on line e off line, Dinamiche Settarie, Satanismo

Coach e Conselour Bioetica

Ideatrice del Metodo “Rinascere Danzando” e del Progetto “Cassetta Help”

Consulente di parte per:

supporto in indagini difensive, ricostruzione criminodinamica degli eventi, preparazione interrogatori,

analisi della testimonianza, ricostruzione del fatto criminoso.

Presidente dell’A.P.S.-E.T.S. Fermiconlemani

TRASMISSIONE RADIOFONICA PONTI DI COMUNITA’ IN ONDA SU RADIO JP

Ringraziamo la giornalista Simona Latorrata per gli interventi del nostro Presidente Avv. Tiziana Cecere e del nostro associato Dr. Pierfrancesco Impedovo durante la trasmissione“Ponti di <Comunita su RADIO JP

Abbiamo parlato di ghosting, benching, breadcrumbing,zombiening, mansplaining, le ipotesi di fattispecie criminose connesse e strumenti di tutela giudiziaria.

NON E’ AMORE : STORIE DI DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Il 26.5.2022 presso il Museo Civico di Bari, durante la conferenza Non e’ Amore  organizzata da Ikos, In partner con Fermiconlemani e Meditatesi ci siamo tutti emozionati ascoltando l’esperienza personale dei genitori di Federica De Luca barbaramente uccisa nel 2016 dal marito Luigi Alfarano che non ha risparmiato il loro figlioletto di 4 anni.

Noi di Fermiconlemani  con la Presidente Avvocata Tiziana Cecere abbiamo parlato di love addiction, decision making, ciclo della violenza, no contact e percorso di fuoriuscita .

Il nostro team insiste con l’attività di informazione, formazione, ascolto, sostegno psicologico e psicoterapeutico e di promozione sociale dirette a tutti gli individui vittime di violenza di qualunque genere, alla solidarietà sociale e della promozione della persona e della sua dignità, alla rimozione degli ostacoli che impediscono l’attuazione dei principi di libertà e di uguaglianza, favorendo l’esercizio del diritto all’istruzione, alla cultura e alla formazione nonché alla valorizzazione delle attitudini e delle capacità personali.

E’ fondamentale la prevenzione, l’ascolto e il sostegno psicologico e psicoterapeutico rivolto a tutti gli individui abusati e abusanti in riferimento a questi ultimi quelli che abbiamo riconosciuto il loro stato.

Per tali ragioni siamo perseveranti nel promuovere a livello nazionale incontri di studio e confronto per le famiglie che sono state coinvolte in fenomeni di violenza psicologia e fisica in genere; promuovere a livello nazionale campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in materia di prevenzione quale strumento di azione per ridurre la casistica delle vittime delle violenze avanti indicate, anche attraverso il supporto di esperti qualificati, pubblicazioni, convegni ecc..

Il mostro non dorme sotto il letto. Il mostro puo’ dormire al tuo fianco “ dal web

FENOMENOLOGIA DELL’ABUSO EMOTIVO

GASLIGHTING E LE NUOVE FRONTIERE DELLA MANIPOLAZIONE MENTALE

IL 25 maggio 2022, presso il chiostro comunale di Putignano, si e’ tenuto un nostro importantissimo evento che ha impegnato il nostro laborioso e instancabile team in collaborazione con Collettivo Street Social SPP Lit, il Comune di Putignano, Ce.S.A.P., IKOS  Form Bari e l’associazione A Mani Basse, durante il quale è stato presentato il libro “ GASLIGHTING – La più subdola tecnica di manipolazione psicologica “ Edizioni Giuridiche Oristano, della Prof.ssa Avv.ta Mara Scatigno, Dott.ssa Lorita Tinelli, Avv. Lorenzo Puglisi.

Erano presenti le istituzioni locali, la sindaca di Putignano Avv.ta Luciana Laera, l’assessora alle politiche sociali Prof.ssa Anna Caldi e la coordinatrice e delegata dell’ordine degli assistenti sociali Dott.ssa Pamela Giotta, nonché il vice questore Dott. Gerardo Di Nunno, dirigente del commissariato di Pubblica sicurezza di Putignano.

Sono intervenuti in qualità di relatori l’Avv.ta Tiziana Cecere il cui intervento s’è incentrato sulle nuove frontiere della manipolazione nelle relazioni affettive, l’Avv.ta Mara Scatigno che ha trattato i temi relativi alla gestione disfunzionale delle ripetute infedeltà di coppia, la dottoressa Lorita Tinelli che ha declinato la manipolazione nei contesti settari e la Dott.ssa Giovanna Spinelli che ha passato in rassegna le truffe sentimentali sul web.

Ha moderato l’incontro il Prof. Pierfrancesco Impedovo, giurista e socio di Fermiconlemani.

  • “La realtà è che tutti siamo drammaticamente manipolabili: basta muovere le leve giuste (soprattutto quelle emotive) per vedere riprogrammati i propri convincimenti.

In verità anche la comunicazione più neutra costituisce l’anticamera della manipolazione: quando si narra qualcosa si effettua, anche inconsapevolmente, una selezione delle informazioni da riferire, sicché omettendone alcune e privilegiandone altre, si può alterare il senso degli accadimenti.

Più o meno consapevolmente, quindi, ognuno ricorre ad espedienti che celano abilmente strategie tese ad ottenere il controllo sugli altri.

Il mondo delle interazioni umane, volente o nolente, vede nell’arte della mistificazione lo strumento privilegiato per presentare verità palesemente false come verità indefettibilmente vere.

  • Qual è il profilo del manipolatore? Quali sono le principali tecniche di comunicazione persuasiva? Come avviene la programmazione dell’inconscio? E quali sono quelle forme di manipolazioni sentimentali che sfociano nella violenza psicologica?

Nell’ambito delle dinamiche di influenza, è proprio la fenomenologia della manipolazione affettiva a rivestire un ruolo di attenzione privilegiato (si pensi alla tecnica del gasligthing o del ghosting o dell’orbiting o del benching ma anche del mobbing, molestie morali che si consumano sempre più frequentemente nell’ambito dei rapporti di colleganza).

Presidente di Fermiconlemani Avv. Tiziana Cecere: “Abbiamo condiviso un tempo prezioso di formazione, prevenzione e grandi emozioni, il team di Fermiconlemani quando semina germogli di legalita’, rispetto, lungimiranza e consapevolezza e’ sempre immensamente felice perche’ noi tutti ci sentiamo responsabili e fautori dei cambiamenti sociali e culturali. Tracciare la fenomenologia degli abusi emotivi per individuare le linee guida di allerta per affrancarsi o per prevenire le dinamiche manipolatorie da cui nessuno e’ veramente al riparo, ci fa sperare che le nostre azioni e i nostri interventi sociali possano salvaguardare qualche vita umana. Ci tengo a ringraziare le associazioni che hanno collaborato instancabilmente per la realizzazione di questo evento speciale, in particolare Collettivo Street Social SPP Lite e Radio Jp, e non da ultimo il nostro socio Prof. Pierfrancesco Impedovo per il preziosissimo e meticoloso supporto.”

Socio di Fermiconlemani Prof. Pierfrancesco Impedovo “E’ importante perseverare con attivita’ formative ed esperienze come questa per far veicolare un messaggio a tutte le vittime di violenza invisibile che spesso non vengono credute poiche’ si tende a minimizzare i risvolti devastanti della manipolazione mentale. I nostri interventi tecnici hanno approfondito anche l’importanza della costituzione di parte civile delle Associazioni come Fermiconlemani nei processi penali quale supporto duplice per le vittime che si costituiscono anche con i loro difensori e come monito per la collettivita’ “sul fare sempre muro contro la violenza in ogni sua forma

Se volete potete rivedere il servizio del notiziario di Telebari al minuto 9:15 ecco il link: https://youtu.be/yWlmjSJV1Vs