PERCHE’ DURANTE IL PERIODO ESTIVO AUMENTA LA PROPENSIONE ALL’AGGRESSIVITÀ E L’INCLINAZIONE A PORRE IN ESSERE CONDOTTE CRIMINALI?

La nostra presidentessa, Avv.ta Tiziana Cecere spiega le evidenze scientifiche che dimostrano come le alte temperature di questi giorni possano aumentare la propensione all’aggressività nelle persone.

Ci saremo chiesti spesso se l’amata stagione estiva e il caldo soffocante provochino un effetto strano sulle persone rendendo il livello di sopportazione ai minimi termini.

Come influiscono le condizioni ambientali e gli stati d’animo sui nostri comportamenti?

La scienza con vari studi si è occupata dell’analisi di questo fenomeno ed effettivamente è stato rilevato che il caldo influisce negativamente sul comportamento umano e dunque sull’equilibrio psico-fisico rendendoci sensibili all’ostilità, all’aggressività, alla frustrazione e all’insofferenza.

Il legame tra canicola e aggressività è assolutamente reale e potremmo dire anche proporzionale.

Infatti, rilevano gli esperti nel settore psicologico e psichiatrico che il caldo esacerba le reazioni di chi soffre di mania, depressione, ipomania, ciclitimia, bipolarità, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi di panico.

Considerando che alla luce delle statistiche la popolazione europea soffra di un disturbo psichico da lieve a grave nella percentuale più o meno del 40% si può facilmente presumere che i fattori di rischio per l’aumento della propensione a mettere in atto azioni violente o criminali è decisamente possibile e frequente.

Il fattore termico agisce direttamente sul nostro sistema nervoso in particolare neuroendocrino creando stress che diventa catalizzatore di pensieri, comportamenti aggressivi e impulsivi allentando le nostre capacità di controllo.

A ciò si aggiunga che la calura incide negativamente sull’equilibrio critico e comportamentale anche attraverso la perdita di sonno enfatizzando le sensazioni di spossatezza, affaticamento nel compiere anche azioni molto semplici oltre che frequenti difficoltà di attenzione e concentrazione.

Tutto ciò ha attirato per decadi i ricercatori che hanno osservato, valutato e studiato la correlazione tra il caldo e l’aumento del comportamento violento, aggressivo alla guida e in comportamenti, che vanno dall’omicidio e l’aggressione, ai furti d’auto.

“Nel 1984, il Dr. Douglas Kenrick ed il Dr. Steven MacFarlane hanno osservato che le persone alla guida diventavano più aggressive nei giorni più caldi
I risultati dei loro test hanno indicato un aumento lineare diretto del suonare il clacson con quello della temperatura. I risultati più consistenti furono ottenuti esaminando quei soggetti che avevano i finestrini delle loro auto abbassati (e che, probabilmente, non avevano accesa l’aria condizionata)”.

Inoltre, il Dr. Craig A. Anderson, della Iowa State University, ha evidenziato in un articolo, pubblicato su “Current Directions in Psychological Science” che “c’è il 2,65% in più di omicidi ed aggressioni, negli Stati Uniti, durante l’estate, rispetto alle atre stagioni dell’anno; le estati più calde causano un aumento nell’uso della violenza, rispetto a quanto avviene nelle estati più fresche; e le percentuali di violenza sono 

più alte negli anni più caldi rispetto a quelli più freddi, anche quando venivano effettuati vari controlli statistici”.

Secondo il Dr. Anderson dunque le temperature calde ci mettono a disagio, il che porta al malumore, quindi le persone diventano più irritabili e maggiormente propense a perdere il controllo.
Pertanto, nelle attività di prevenzione dei comportamenti aggressivi e dei crimini violenti sarebbe efficace se le azioni di ognuno di noi fossero orientate, durante il periodo estivo, ad adeguare gli sforzi senza andare oltre ciò che il nostro fisico ci comunica con il rallentamento delle funzioni cognitive evitando il più possibile ogni situazione di conflitto rispetto alle reazioni nostre e di chi ci circonda.

Edipo non è Caino

Riflessioni sui possibili scenari di incostituzionalità del Codice Rosso del nostro socio Pierfrancesco Impedovo, processual-penalista e criminologo.

La particolare vicenda processuale di Alex Pompa, il 22enne che il 30 aprile 2020 a Collegno (Torino) uccise a coltellate il padre nel corso dell’ennesima lite di quest’ultimo con la madre, potrebbe innescare un cambiamento nel trattamento sanzionatorio previsto dal “codice rosso” in alcune circostanze specifiche; vediamo quali.

In primo grado Alex era stato assolto perché «il fatto non costituisce reato», agì per legittima difesa. Secondo i giudici aveva dovuto scegliere «se vivere o morire».

In appello il pg Alessandro Aghemo ha ribadito la richiesta che già la pubblica accusa aveva formulato in primo grado: condanna a 14 anni di reclusione, sottolineando che si tratta del minimo possibile. 

Dopo una lunga camera di consiglio, la Corte d’Appello ha di fatto ribaltato il verdetto di primo grado, emanato un’ordinanza (e non una sentenza), dalla quale si ricava il convincimento che non si sia trattato di legittima difesa e nemmeno di eccesso colposo, ma che in ordine alla quantificazione della pena apre una “breccia” nel Codice Rosso di portata potenzialmente ampia.

La Corte, «visti gli articoli 134 della Costituzione, 23 e seguenti della legge 87 del 1953, dichiara rilevante e non manifestamente infondata, in relazione agli articoli 3 e 27 comma 1 e 3 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 577 comma 3 del codice penale nella parte in cui impedisce il giudizio di prevalenza ai sensi dell’articolo 69 codice penale delle circostanze attenuanti generiche e della circostanza attenuante della provocazione rispetto alla circostanza aggravante prevista per il delitto di omicidio volontario in relazione al fatto commesso contro l’ascendente dall’articolo 577 comma 1 numero 1 del codice penale. Sospende il giudizio fino all’esito del giudizio incidentale di legittimità costituzionale. L’udienza è tolta».

I giudici della Corte hanno dunque sollevato una questione di legittimità della norma, introdotta dal cosiddetto ”Codice Rosso”, che in questi casi (omicidio aggravato dal vincolo di parentela) vieta di poter dichiarare la prevalenza di alcune attenuanti e quindi di poter applicare uno sconto di pena. 

È stata la difesa a chiedere che venisse sollevata la questione. Ovviamente la richiesta era in subordine rispetto a quella di conferma della sentenza di assoluzione di primo grado.

Tecnicamente, la riforma del 2019, il Codice Rosso, non solo ha inasprito le pene per gli autori di reati commessi in contesti familiari, ma ha altresì inserito nel codice penale una norma che impedisce di considerare prevalenti talune attenuanti sull’aggravante del vincolo di parentela, per evitare l’applicazione di pene poco severe nei casi di violenza endofamiliare. 

La Corte ha dunque escluso la legittima difesa, manifestando l’intenzione di voler riformare così la decisione del primo grado e accogliendo la tesi dell’accusa; tuttavia ha riconosciuto che Alex, a causa del gravissimo contesto familiare in cui ha vissuto per anni con un padre violento, meritasse le attenuanti generiche e quella della provocazione.

Ogni attenuante dovrebbe fornire la possibilità di ridurre la pena di un terzo. Però in questo caso, in virtù della riforma del 2019, esse possono essere riconosciute solo come equivalenti, e non come prevalenti, alle aggravanti. 

Questa situazione, ad avviso della difesa, genera una disparità di trattamento perché Alex verrebbe condannato alla stessa pena di uno che non merita le attenuanti. La Corte ha dunque accolto questa lettura della norma e ha investito la Consulta della questione.

Anche il pubblico ministero si è detto favorevole a sollevare il dubbio. Comunque aveva chiesto 14 anni, la pena minima possibile per un omicidio volontario, considerata altresì la semi infermità mentale del ragazzo accertata da una perizia psichiatrica. 

La Corte, in sintesi, ha sospeso la Camera di Consiglio, escludendo la legittima difesa, quindi ritenendo di dover condannare Alex. Però, ai fini della quantificazione della pena, ha rimesso gli atti ai giudici costituzionali.

I possibili due scenari: qualora la Consulta ritenesse incostituzionale quella parte della norma, per Alex le attenuanti sarebbero riconosciute prevalenti sulle aggravanti e quindi potrebbe essere condannato a 7 o 8 anni di reclusione. 

Se invece rigettasse la questione di incostituzionalità verrebbe condannato a 14 anni di carcere. 

Quanto fin qui esposto, lungi dal voler essere una disanima sulla vicenda umana e processuale di Alex (su cui non è nostra intenzione esprimere alcun giudizio, né etico, né tantomeno giuridico), rappresenta una doverosa riflessione sulle potenziali modificazioni del Codice Rosso; norma che per un’associazione come Fermiconlemani, da sempre impegnata nella prevenzione e nel contrasto ad ogni forma di violenza, rappresenta (pur con le debite riserve) una risposta efficace sul piano repressivo a molte fattispecie incidenti sui fenomeni di violenza domestica e di genere.

Pierfrancesco Impedovo

Fermiconlemani promuove riflessioni e consapevolezze con “Autori a Palazzo”

Coinvolgente presentazione del libro “Un passato perfetto” presso il museo civico di Putignano.

Il quinto incontro della rassegna antropocentrica Autori a Palazzo organizzata dall’Associazione Fermiconlemani in collaborazione con il comune di Putignano, ha confermato il suo  interesse sociologico dando spazio all’interessante prospettiva dell’autore Andrea Quintili che, domenica 23 aprile ha presentato il suo libro “Un passato perfetto” Edizioni Dal Sud, vincitore del premio letterario Rotary club Bormio Contea nel 2019 e menzionato nel Premio Fortuna 2022 a Bari. 

Il suo romanzo è da subito incalzante e mediante l’incastro improbabile delle storie di quattro ragazzi, esplora e racconta quel bisogno di resilienza che diviene urgenza dinanzi ad un passato sporcato da mancanze importanti, conflitti e disconferme familiari.

Ogni personaggio attraverso risorse diverse, creative e intimamente rappresentative del proprio sé, cercherà di dare una luce nuova e migliore al proprio vissuto, accarezzando il proprio dolore fino a ridimensionarlo.

La chiave di lettura che l’autore vuole trasmettere è la ricchezza della condivisione, che attraverso la consapevolezza promuove un sereno cambiamento.

Le riflessioni suggerite invitano a dar nuovo valore al tempo ed al “qui ed ora”, attraverso l’accettazione di sé che asciugherà vecchi  rimpianti e rimorsi.
“Un passato perfetto” è un testo con riferimenti e temi sociali come la manipolazione, la violenza sessuale e le dinamiche tipiche di atteggiamenti antisociali e sposa l’esigenza dell’associazione “Fermiconlemani” di informare e contrastare ogni fenomeno di abusi e brutalità.

Hanno partecipato all’incontro il Prof. Pierfrancesco Impedovo che si è occupato della parte introduttiva e conclusiva della presentazione del libro e la Dott.ssa Giovanna Nonnato che ha moderato il dialogo con l’autore, in chiave psicologica.

Moltissime le interazioni e le considerazioni arrivate dal pubblico sensibile della scuola media inferiore “De Gasperi” di Putignano, armonicamente  coadiuvate dal prezioso  intervento della Prof.ssa Mariana Buttiglione che ha contribuito alla comprensione del tema attraverso riflessioni personali e collettive a tutto tondo, che hanno spaziato ed incluso ogni punto di vista.

Giovanna Nonnato.

Il nostro progetto registrato “Cassetta Help” attivo anche in Emilia Romagna

Ravenna 10 maggio 2023

È innegabile che la pandemia e i suoi strascichi abbiano determinato una crescita esponenziale della fenomenologia violenta on line e off line.

Sono aumentati i reati di maltrattamento contro familiari o conviventi, gli episodi di violenza fisica, aggressione sessuale, diffamazione a mezzo social, anche tra i giovanissimi, in particolare le dinamiche di cybershaming, cyberbullismo, vessazione psicologia, mobbing coniugale, omicidio, uxoricidio e family murder aventi come target di elezione le donne.

La violenza on line e off line è un problema sociale e il ruolo delle associazioni anti violenza sul territorio è indispensabile per sensibilizzare, dare visibilità e accrescere nella società la consapevolezza che la violenza è un problema pubblico che danneggia il nostro sistema di valori, con particolare riguardo ai giovani, ai gruppi di pari e ai soggetti vulnerabili.

Informare si, ma soprattutto offrire strumenti concreti di prevenzione e aiuto: questa la ricetta!

Su questa scia la nostra associazione da anni vanta un progetto volto all’ascolto e al sostegno delle vittime di qualsiasi forma di violenza o discriminazione: “Cassetta Help”, una cassetta rossa dove chiunque sia vittima o spettatore di dinamiche violente o viva relazioni e situazioni malsane, patologiche e allarmanti altrimenti non facilmente intercettabili a causa della paura e della vergogna, possa lanciare una richiesta di aiuto o fare una segnalazione, anche in forma anonima.

Nella richiesta di aiuto è possibile indicare il proprio recapito per essere contattati da un volontario esperto o si può scegliere di rivolgersi direttamente allo sportello virtuale all’800 822 538 (il numero è in evidenza sulla targa posta accanto ad ogni cassetta), per ricevere supporto o prenotare un appuntamento presso i centri di ascolto posti sul territorio.

Al progetto hanno aderito il comune di Bari, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, e ancora i comuni di Casamassima, Putignano, Triggiano, Ruvo di Puglia, Sant’Antonio Abbate (Na) e Scorrano (Le); si aggiunge oggi Cesenatico, ridente località emiliana, grazie alla lungimirante sinergia fra l’amministrazione locale e l’associazione ravennate, partner di Fermiconlemani, Crisalide Odv presieduta dalla signora Antonella Valletta, instancabile eroina di grandi battaglie di prevenzione.

Per la collocazione della cassetta si è scelta via Aurelio Saffi, sede di alcuni uffici comunali; presenti alla cerimonia inaugurale la vice sindaca Lorena Fantozzi e la Dott.ssa Federica Petrelli psicologa responsabile del “Centro donna”, la delegazione di Fermiconlemani costituita dalla presidentessa Tiziana Cecere e dai soci Pierfrancesco Impedovo e Daniela Corrado, nonché la presidentessa di Crisalide Odv Antonella Valletta.

Presidente di Fermiconlemani Avv.ta Tiziana Cecere: <<Silenzio e indifferenza sono molto pericolosi e diventano alleati della violenza: come Associazione, insieme al supporto e alla collaborazione dell’associazione nostra partner Crisalide Odv, sentiamo il dovere morale di contribuire a smuovere le coscienze in favore di una cultura di parità di genere, della non violenza e della non sopraffazione. Desideriamo costruire ogni giorno un futuro che neghi la violenza in generale, soprattutto per i più giovani, non soltanto contro le donne ma contro ogni essere vivente; questa la nostra mission condensata nel nostro slogan da me coniato: “Tutto ciò che desideri è dall’altra parte della paura>>.

Il diavolo che agisce sulle nostre vite

Una cornice principesca per il battesimo di un saggio che già si preannuncia un grande successo editoriale

Ieri, 29 gennaio, in una location ricca di storia e di regalità, il museo civico Principe Guglielmo Romanazzi Carducci di Santomauro a Putignano, si è tenuta la prima presentazione del saggio di esordio della nostra presidentessa, avv.ta Tiziana Cecere, “Il diavolo che agisce sulle nostre vite”, edito da Calibano.

Una platea gremita, attenta e partecipe ha fatto da cornice alla tavola rotonda moderata dalla dott.ssa Antonella Delfino Pesce, in cui l’autrice e il prof. Pierfrancesco Impedovo curatore della parte giuridica dell’opera, hanno discorso sui temi cruciali del saggio, attraverso costanti riferimenti ai casi più noti alla cronaca degli ultimi anni.

Chi è il Diavolo? Cosa sono le Sette? Di questo e di molto altro si è parlato in una chiave di lettura multidisciplinare attraverso la comparazione giuridica, psicologica e forense.

La premessa è che non facile occuparsi e scrivere di questo argomento, anche per chi vive una carriera professionale nelle aule di giustizia, ascoltando la sofferenza delle vittime.

I relatori hanno accompagnato gli ospiti in un viaggio attraverso un ambito che avvince, spaventa, confonde, dando loro la possibilità di comprendere, alla luce dell’esame dei casi e delle teorie scientifiche più accreditate, cosa siano davvero le sette sataniche e l’identikit di coloro che ne fanno parte, attraverso la lente d’ingrandimento del criminal profiling.

Presidente di Fermiconlemani Avv.ta Tiziana Cecere: “anche questa mia esperienza editoriale, come ogni altro progetto di Fermiconlemani, ha quale finalità la prevenzione. È possibile seminare germogli di legalità e di prevenzione di tali fenomeni tramite la conoscenza, specie dei più giovani, che li aiuti a non subire il fascino che le sette possono esercitare, che risiede soprattutto dall’alone di mistero in cui queste organizzazioni sono avvolte.

Fare chiarezza sulle dinamiche giuridiche, psicologiche, sociologiche e antropologiche sul tema del satanismo è di vitale importanza.

Un libro non ha il solo obiettivo di informare ma anche, e soprattutto, quello di aiutare i cittadini e i professionisti a prevenire, stimolando interventi di progettualità sociale che permettano di arginare tali dinamiche.

Chiudere gli occhi nei confronti del Satanismo significa ammettere che non sia un problema: decidere di non curarsene non equivale a farlo sparire.Purtroppo, come abbiamo avuto modo di riscontrare, alcuni gruppi degenerano in atti di violenza (fisica e psicologica), fino ad arrivare all’omicidio nei casi più gravi e acclarati.

Il nostro Paese difende il pensiero emancipato e la libertà di culto: è grazie all’informazione e alla cultura che tale libertà resta tale e non sfocia in pratiche disumane, violente e irrispettose dei diritti delle persone.

Questo libro ha voluto, quindi, inviare un chiaro messaggio di prevenzione reale, attraverso una disamina psicologica, giuridica e sociologica dell’argomento.Chi legge trarrà importanti consigli pratici, indispensabili in momenti difficili come questo dove la tanta “disperazione” diventa facile viatico verso il mondo occulto, visto da molti come una “soluzione”.

DONNE CHE RINCORRONO I LUPI

DIPENDENZE AFFETTIVE E NARCISISMO PATOLOGICO

workshop esperienziale  NUOVA EDIZIONE

24 marzo 2023 dalle ore 18:00 alle ore 21:00

In presenza e con collegamento da remoto

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SU INFO@FERMICONLEMANI.IT, 800.822538

Premessa:

Il corso è orientato ad individuare il significato di narcisismo, le sue origini e le più note teorie, a tracciare il profilo della personalità narcisistica negli aspetti personali e interpersonali.

Obiettivi e finalità:

  • Fornire strumenti, linee guida, spunti di riflessione e sostegno per chiunque entri in contatto con una personalità narcisistica analizzando il funzionamento narcisistico di personalità, focalizzandosi sull’autostima e sulla disregolazione emotiva.

Modalità e tempi:

Il work shop o si svolge durante il pomeriggio del dalle 18.00 alle 21:00, per la durata di tre ore.

Al termine dell’incontro dopo report test viene rilasciato attestato di partecipazione e slide.

Metodologia didattica e argomenti:

La metodologia dell’incontro si basa sulla partecipazione attiva: i temi sono trattati valorizzando le esperienze personali, le opinioni, i punti di vista, le emozioni dei partecipanti.

Il planning dell’incontro prevede attività motivazionali, potenziamento dell’autostima, introduzione al narcisismo dalle origini ad oggi, individuazione di linee guida per riconoscere un narcisista, strumenti di sostegno per gestire una relazione con un narcisista, spunti di riflessione su come evitare una relazione con un narcisista, miglioramento delle relazioni tramite l’empatia, confronti sugli strumenti legali di tutela, analisi dei casi di crimini violenti, racconto di esperienze personali.

Risorse umane coinvolte:

I professionisti coinvolti sono psicologi, psicoterapeuti, esperti in comunicazione, criminologi, donne con la propria esperienza personale.

Il Presidente di Fermiconlemani : “ogni edizione rinnovata del work shop Donne che Rincorrono i Lupi e’ sempre speciale e colma di scambi professionali, di emozioni ed evoluzioni personali delle partecipanti e dei partecipanti, si proprio cosi dei “partecipanti” anche gli uomini sono molto interessati. I discenti durante il work shop imparano a riconoscere il narcisismo patologico e quello funzionale per la nostra autostima.”

Le leggi della famiglia

Il sistema familiare alla base del nostro benessere e malessere

Ce ne parla il nostro socio fondatore Dott. Santo Scilipoti

“Le pecore nere di una famiglia sono in realtà liberatrici del loro albero genealogico. Membri della famiglia che non si adattano alle regole o alle tradizioni familiari, coloro che cercano costantemente di rivoluzionare le credenze. Coloro che scelgono strade contrarie ai percorsi ben battuti delle linee familiari, coloro che sono criticati, giudicati e persino respinti. Questi sono chiamati a liberare la famiglia da schemi ripetitivi che frustrano intere generazioni. Queste cosiddette “pecore nere”, quelle che non si adattano, quelle che ululano con la ribellione, in realtà riparano, disintossicano e creano nuovi rami fiorenti nel loro albero genealogico. Innumerevoli desideri non realizzati, sogni infranti o talenti frustrati dei nostri antenati si manifestano attraverso questa rivolta. Per inerzia, l’albero genealogico farà di tutto per mantenere il decorso castrante e tossico del suo tronco, che renderà il compito del ribelle difficile e conflittuale. Smetti di dubitare e prenditi cura della tua rarità “come il fiore più prezioso del tuo albero”. Sei il sogno di tutti i tuoi antenati”.

(Bert Hellinger)

La famiglia è un nucleo importante, è il luogo che dovrebbe essere sicuro per antonomasia.

Ma cosa succede se proprio la propria famiglia (intesa come rami intergenerazionali) diventa una rete che blocca e romperla significherebbe tradire la propria tradizione? Curioso che tradizione e tradimento, abbiano la stessa etimologia. Da “tradere”, condurre fuori…

Ed è proprio questo che Bert Hellinger sottolinea. La “pecora nera”, colei che rompe gli equilibri intergenerazionali con la sua diversità di essere e di intenti, conduce fuori da questo blocco di ripetizioni, di strade percorse e ripercorse e ciò avviene solo con la “ribellione” a quelle radici attraverso la propria individualità.

Dott. Santo Scilipoti

Il Dott. Santo Scilipoti si è laureato in psicologia clinica delle relazioni e dello sviluppo presso l’università di Bari, ha proseguito la specializzazione in psicoterapia ad orientamento psicoanalitico presso la Scuola Internazionale di Psicoterapia nel Setting Istituzionale a Roma. Iscritto all’ordine degli psicologi della Regione Puglia al n. 4596. Si è formato nei Centri di Salute Mentale di Bari e provincia dove ha lavorato su progetti inerenti alla lotta allo stigma e al benessere psicologico. Ha fatto parte, inoltre, del progetto “Momo: servizio di ascolto telefonico per la prevenzione del disagio psichico e sociale”, con cui si è occupato della prevenzione del cyberbullismo e del bullismo negli adolescenti. Attualmente è socio della cooperativa sociale Dreams Onlus che fornisce servizi di Psico-Oncologia e/o di Psicoterapia.

Gli auguri di FERMICONLEMANI per le festività natalizie e un 2023 di speranza

Cena sociale 2022: un momento di condivisione e progettualità

Anche quest’anno, come da tradizione, lo scorso 22 dicembre, si è tenuta la cena sociale.

La nostra “comunità gentile” si è ritrovata per un momento di convivialità, ma anche di riflessione collettiva.

La pandemia del covid, oltre che una crisi sanitaria, economica e sociale, si è connotata per il suo dirompete potere divisivo fra le persone. Si è affermata una frammentazione sociale che ha dissolto perfino «la fisicità dello stare insieme».

Per questo abbiamo fortemente voluto ritrovarci, occhi negli occhi, con il cuore colmo di entusiasmo e nella mente una miriade di progetti, tutti convergenti verso la nostra mission: la semina di valori positivi, la formazione, l’informazione e la prevenzione della violenza in ogni sua manifestazione.

La cena è stata altresì l’occasione per festeggiare il compleanno della nostra socia Daniela Corrado.

Perchè Fermiconlemani, prima che un’associazione, è una comunità di persone legate da rapporti personali di amicizia e fratellanza, fondati sulla condivisione di valori e obbiettivi.

Ognuno di voi è un seme prezioso che sprigiona idee e forze vitali che io coltiverò sempre con cura e dedizione.

Questa la dedica pensata dalla nostra presidentessa, Avv.ta Tiziana Cecere, che fa da cornice al gadget regalato a tutti i soci, espressione autentica dell’identità del nostro team: spirito di gruppo, integrazione e fiducia reciproca.

Da tutto il team di FERMICONLEMANI gli auguri di serene festività natalizie e di un 2023 di rinascita.

Sfruttiamo questo nuovo inizio per essere migliori; dedichiamoci a costruire e arricchire legami che ci rendono persone.

Per recuperare il senso del limite, della nostra vulnerabilità come un valore. E con essa la capacità di contare sulle nostre forze, che sono enormi soprattutto se impariamo a cooperare, a guardare alle fragilità dell’altro come le nostre.

Il 25 Novembre di FERMICONLEMANI

Si è conclusa con grande soddisfazione per il team di Fermiconlemani la tre giorni organizzata in occasione delle celebrazioni del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, improntata alla costante semina di valori positivi e prevenzione.

La maratona ha avuto inizio il 23 con l’evento “DALLE DONNE ALLE DONNE: BENESSERE ED EMPOWERMENT “.

Con grandissima affluenza e partecipazione attiva del pubblico, presso la biblioteca del comune di Putignano, l’Associazione Fermiconlemani A.P.E. -E.T.S. ha proposto la terza edizione dell’evento gratuito rivolto alla cittadinanza “Dalle Donne alle donne: BENESSERE ED EMPOWERMENT”, ideato dalla presidentessa Tiziana Cecere e realizzata in questa occasione con la collaborazione dell’Associazione putignanese -partner di Fermiconlemani- Collettivo Street Sociale Spp-Lit, in cui esperte negli ambiti della nutrizione,  del benessere, della psicologia e del coaching hanno coinvolto le gentili ospiti dando loro informazioni teoriche di supporto e fortificazione dell’autostima, dell’empowerment e della leadership femminile, animate da sessioni pratiche e interattive di consulenza di immagine, di personal shopping, di armocromia e make-up. 

L’idea progettuale della Presidentessa Tiziana Cecere è nata dal tema centrale di fornire strumenti utili alle donne per consolidare la sorellanza ed accrescere la consapevolezza del loro prezioso ruolo nella società civile.

Sono intervenute le Istituzioni locali, l’Avv.ta Luciana Laera, sindaca del Comune di Putignano, la Dott.ssa Tiziana Gigantesco, Giudice di Pace di Putignano e l’Ispettrice Sup. Dott.ssa Antonella Gallinotti del Commissariato P.S. di Putignano. Relatrici la Presidentessa di Fermiconlemani, Avv. Tiziana Cecere, la Dott.ssa Francesca Pilò, le Dott.sse Carmela Cosola e Florinda Marasciulo e Ottavia Ditroia.

L’evento è stato presentato e moderato dalla testimonial Alina Liccione, conduttrice tv e modella, impegnata da molti anni in numerose campagne di sensibilizzazione e di sostegno rivolte alle donne e per tali ragioni nominata socia onoraria di Fermiconlemani.

Una serata colma di colore e calore grazie anche all’esibizione del gruppo di flamenco Las Mariquitas, con le coreografie di Barbara Altini e all’artista putignanese Vanna Laera che ha esposto le creazioni del suo Atelier Soul Emotion.

L’indomani, 24 novembre, il focus si è spostato sui più piccoli.

Presso l’istituto scolastico comprensivo De Gasperi – Stefano da Putignano, sempre a Putignano, si è tenuto l’incontro “strategie di protezione per un equilibrato controllo del corpo e della mente” a cura del team di Fermiconlemani coadiuvato dal team Work della Federazione Italiana Krav Maga capeggiata dal Dott. Domenico Taddei, dalla Polizia di Stato e dall’Associazione Nazionale Carabinieri, per offrire ai ragazzi di seconda media un’esperienza multidisciplinare con attività pratiche finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza in ogni sua manifestazione.

Il 25 novembre data clou delle celebrazioni, alle 9,30 presso il parco giochi del quartiere San Pietro Piturno in Putignano, vi è stata la toccante cerimonia di inaugurazione dell’istallazione permanente dal titolo: ”il posto di chi non c’è”, una panchina rossa in memoria delle donne vittime di femminicidio.

Una cerimonia corale che ha visto il team di Fermiconlemani, le istituzioni locali e i vertici del commissariato di P.S. locale, affiancati da una delegazione di studenti dell’istituto comprensivo De Gasperi – Stefano da Putignano intervenuti con la lettura di riflessioni e componimenti sul tema della violenza di genere, uniti un abbraccio intergenerazionale per dire no alla violenza in ogni sua manifestazione.

L’intenso interscambio con i giovanissimi, fil rouge degli eventi del 25, è poi proseguito con una tavola rotonda tenutasi presso l’auditorium dell’istituto comprensivo De Gasperi – Stefano da Putignano dove, ospiti della dirigente Dott.ssa Mariana Buttiglione, il team di Fermiconlemani con il supporto della Polizia di Stato, ha dialogato con i ragazzi di terza media sugli “strumenti di prevenzione della violenza online e offline”.

L’incontro, dal forte impatto comunicazionale, ha toccato il suo apice con l’ascolto della struggente testimonianza di una madre sopravvissuta a suo figlio ucciso dalla sua compagna proprio il 25 novembre di qualche anno fa.

Nel pomeriggio protagonista è stato il contesto forense con la conferenza tenutasi presso l’Ordine degli Avvocati di Bari dal titolo “dire e agire contro la violenza: l’importanza della rete fra istituzioni, cittadini ed associazioni”

nel corso della quale l’intervento della presidentessa di Fermiconlemani, Avv.ta Tiziana Cecere, è stato corroborato dalla testimonianza della sig.ra Antonella Valletta, socia onoraria di Fermiconlemani e autrice del libro “Ho smesso di tremare”.

L’attività divulgativa si è conclusa poi domenica 27 con la partecipazione della presidentessa, Tiziana Cecere, alla presentazione del libro giallo di Letizia Vicidomini “La ragazza ragno”, tenutasi a Bari presso “Autori di stile”.

Presidentessa di Fermiconlemani Avv.ta Tiziana Cecere: <<È paradossale pensare che in Italia tutt’oggi, per radice culturale e sociale, esista ancora disparità uomo donna in ogni ambito della vita, dalla famiglia al lavoro. Tale divario di genere si è ampliato durante la pandemia e ciò è confermato, sia dall’aumento dei crimini violenti nei confronti delle donne, che dal contingente abbandono del lavoro da parte di molte donne per dedicarsi alla famiglia. Tutti, uomini e donne, siamo alla ricerca di uno stato di benessere ed equilibrio nelle diverse aree della nostra vita, per soddisfare i bisogni emotivi e psicologici più profondi e perciò sarebbe utile che attività come quelle messe in campo da Fermiconlemani -in questa settimana così intensa- tese ad attenuare il condizionamento dei pensieri sociali, storici e dei retaggi culturali ancora pregnanti nel nostro tessuto sociale, trovassero più ampia e larga condivisione. È stato particolarmente emozionante essere con le persone e tra le persone, inorgogliti della rete territoriale e del supporto prezioso delle istituzioni amministrative, scolastiche e di pubblica sicurezza che ci consentono di essere efficaci in tutte le attività di prevenzione di cui ci occupiamo>>.

BENESSERE ED EMPOWERMENT

Il progetto itinerante ideato e realizzato dalla presidentessa Tiziana Cecere per FERMICONLEMANI attivo da tre anni…

23 novembre dalle ore 17,30, presso la biblioteca del comune di Putignano

Approda a Putignano grazie a FERMICONLEMANI e Collettivo Street Sociale SPP-LIT, il progetto itinerante “BENESSERE ED EMPOWERMENT, esperienza interattiva con le donne”, in cui

esperte negli ambiti della nutrizione, del benessere, della consulenza di immagine e del coaching coinvolgeranno le gentili ospiti con informazioni teoriche di supporto e fortificazione dell’autostima, dell’empowerment e della leadership femminile e con attività pratiche, interattive e di simulazione negli ambiti della consulenza di immagine, del personal shopping, dell’armocromia e del make up.

Interverranno durante la manifestazione:

la Presidentessa di Fermiconlemani, Tiziana Cecere, coach e counselor bioetica,

la Dott.ssa Stefania Curci, psicologa, psicoterapeutica, make-up artist,

la Dott.ssa Francesca Pilò, psicologa, psicoterapeuta, trainer in pnl,

laDott.ssa Carmela Cosola, biologa nutrizionista,

la dott.ssa Florinda Marasciulo, biologa nutrizionista, specialista in patologia clinica,

Ottavia Ditroia, consulente d’immagine e personal shopper.

La testimonial dell’evento sarà la conduttrice tv e modella Alina Liccione che modererà il confronto e l’interazione.

La serata sarà allietata dalle esibizioni della cantante e performer Maria Grazia Trentadue,

del gruppo di flamenco Las Mariquitas, coreografie di Barbara Altini,

dell’artista Vanna Laera.